mercoledì 2 giugno 2010

ORDINE DEL GIORNO “AZIONE DELL’ESERICITO ISRAELIANO CONTRO AIUTI UMANITARI PER IL POPOLO DELLA PALESTINA”

Tutti i consiglieri comunali delle liste civiche che giudicano grave il comportamento dell'esercito israeliano contro gli attivisti delle organizzazioni umanitarie possono presentare un ODG nel proprio comune.
Di seguito una bozza del documento prendendo spunto da un ODG presentato dall'IDV in Consiglio regionale.

ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: “AZIONE DELL’ESERICITO ISRAELIANO CONTRO AIUTI UMANITARI PER IL POPOLO DELLA PALESTINA”

PREMESSO CHE

il 31 maggio del 2010 l'esercito di Israele ha effettuato un'operazione militare contro un'imbarcazione contenente aiuti umanitari per il popolo della Palestina;

l'azione militare ha provocato la morte di un numero non ancora precisato di persone e l'arresto di 610 membri delle organizzazioni umanitarie tra cui sei italiani;

CONSIDERATO CHE

la Costituzione italiana all'art. 11 prevede come "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali";

il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il 1 giugno 2010, ha adottato all’unanimità una Risoluzione che "condanna gli atti che hanno portato alla perdita di vite umane nell’incidente del 31 maggio 2010 che hanno coinvolto l’esercito israeliano e gli attivisti delle organizzazioni umanitarie per la consegna degli aiuti umanitari in Palestina";


CONSIDERATO ANCORA CHE

il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite chiede il rispetto delle risoluzioni 1850 e 1860;

in particolare la Risoluzione 1860 prevede che “gli aiuti umanitari siano forniti e distribuiti senza alcun ostacolo”;

aprire i valichi per la consegna degli aiuti umanitari è un elemento fondamentale per istaurare un rapporto di fiducia ed un processo di dibattito politico che porti al raggiungimento della pace in quelle aree;


IMPEGNA

Il Presidente della Giunta e gli assessori competenti a pronunciarsi affinché:

· venga deplorato l'uso della violenza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
· vengano immediatamente liberati i membri delle organizzazioni umanitarie arrestati dallo Stato di Islaele;
· vengano riaperti i valichi, come previsto dalla Risoluzioni delle Nazioni Unite 1860, per la distribuzione di aiuti umanitari.

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